Lasciata la tranquilla Isla Holbox, il Messico offre altri luoghi altrettanto ricchi di fascino ma molto più turistici. Rovine archeologiche e cenote dove poter fare il bagno in acque fresche e cristalline, per non parlare poi delle caratteristiche città coloniali, sono solo alcune delle numerose attrattive della penisola dello Yucatan.
Hotel Dolores Alba
Il giardino di Dolores Alba vale da solo il prezzo richiesto per il pernottamento. Due piscine esterne dall'acqua bene o male sempre pulita, con numerosi lettini dove poter sorseggiare una buona Piña Colada. Ma il giardino offre altre sorprese: molti uccelli approfittano del piccolo stagno per dissetarsi; iguane e basilischi si crogiolano al sole per termoregolarsi. Al calare del sole il giardino si riempie d'insetti e con un veloce tour notturno si possono vedere i gechi a caccia di falene. Pitango solforato - [Pitangus sulphuratus] Iguana nera [Ctenosaura similis]
Microcentrum rhombifolium
Caligo sp
Pitango solforato - [Pitangus sulphuratus] Gracchio messicano - [Quiscalus mexicanus] In definitiva un buon albergo economico situato in posizione strategica dove passare un paio di notti al massimo. Tutto questo però fino a poco tempo fa: nel giugno del 2010, l'ultima volta che ho frequentato Dolores Alba, ho avuto una brutta sorpresa. Già a prima vista l'acqua ferma e sporca della piscina principale mi ha fatto una brutta impressione. La camera poi aveva uno sgradevole odore di chiuso e i cuscini presentavano segni di muffa. Inoltre all'interno della stanza c'erano un pò troppi insetti anche per i miei gusti! Questi motivi mi hanno portato a cambiare hotel scegliendo un bungalows nel resort del cenote Ik-kil. L'entrata del cenote Ik-kil Rispetto a molti altri cenote, quello di Ik-kil è uno dei frequentati: un cenote è una grotta in parte o completamente allagata. Col passare degli anni a causa dell'erosione il tetto può crollare fino a scomparire del tutto. Per gli antichi maya i cenote erano la principale fonte d'acqua dolce ma non solo: erano considerati sacri a tal punto che vi svolgevano riti religiosi e sacrifici umani.
I turisti affollano il pozzo del cenote Ik-kil L'entrata al cenote costa 70 pesos (2010): il complesso è composto da un ristorante a buffet, dell'immancabile negozio di souvenir e pochi bungalow. Attraverso una scalinata dotata di corrimano si scende una ventina di metri sotto il livello del suolo per raggiungere la grande piscina naturale: lunghissime radici si tuffano nell'acqua mentre simpatici pesci gatto Rhamdia sacrificii tengono compagnia ai turisti durante il bagno. E' profondo 40 metri quindi per chi non si sente sicuro in acqua consiglio di indossare i guibbini galleggianti distribuiti a pagamento all'ingresso. Conviene arrivare al cenote Ik-kil la mattina presto: verso l'ora di pranzo arrivano molti pullman carichi di turisti capaci di rovinare la suggestiva atmosfera all'interno del pozzo. Anche se i viaggiatori più smaliziati lo troveranno molto turistico, questo cenote rende bene l'idea di che tipo di singolare e delicato habitat sia presente al loro interno. Proprio per questo motivo è bene non tirare o aggrapparsi alle radici aeree e non inquinare l'acqua usando creme per il corpo. Ischnura sp _ Pesce gatto Rhamdia sacrificii Le camere sono molto più spaziose e pulite rispetto a quelle di Dolores Alba: l'arredamento è molto curato e fuori da ogni bungalow c'è un piccolo terrazzino. Sono immersi fra la vegetazione del parco e costano l'equivalente di 45 euro a persona (2010). La spaziosa stanza del bungalow del cenote Ik-kil
Gli stretti cunicoli delle grotte di Balankanchè Una piccola colonia di pipistrelli abita le grotte Queste grotte fanno parte molto probabilmente di un vasto sistema ancora inesplorato di cunicoli ed erano sicuramente considerate sacre dai maya: diversi manufatti come ceramiche, vasi e statue sono stati ritrovati al suo interno. Una volta studiati, la maggior parte di loro è stata rimessa al suo posto. Le imponenti formazioni calcaree all'interno delle grotte di Balankanchè Molti dei manufatti ritrovati sono stati riportati all'interno delle camere |
© Alessio Di Leo |