L'arcipelago delle Orcadi conta circa 70 isole, di cui solo 19 abitate, ed è facilmente raggiungibile dalle coste settentrionali della Scozia. Bagnate dalle acque dell'Oceano Atlantico, le Orcadi sono costantemente spazzate dal vento e in balia di condizioni climatice estremamente mutevoli. L'isola principale è chiamata semplicemente Mainland e al suo interno ci sono due importanti città: la capitale Kirkwall situata sul lato nord e a sud il grazioso porto di Stromness.
Le Orcadi sono servite sia da traghetti che da aerei. Avendo noleggiato la macchina a Edimburgo ho preferito raggiungere l'arcipelago servendomi del traghetto. Ci sono diverse possibilità: partire da Aberdeen arrivando a Kirkwall facendo la tratta più lunga, oppure la via più breve da Scrabster che con un'ora e mezza di traversata porta a Stromness, che però ha meno collegamenti. Per le tratte lunghe consiglio sempre di prenotare il traghetto con largo anticipo, per evitare spiacevoli soprese.
Le isole sono caratterizzate da un terreno fertile, ricco di pascoli e basse colline. La fauna e la flora sono le principali attrattive delle Orcadi. Per questo motivo la RSPB (Royal Society for the Protection of Birds) creando diverse aree protette fin dal 1889, ha come scopo la protezione dell'avifauna e la salvaguardia del territorio. Basta programmare un viaggio nei periodi di giugno/luglio e fare un'escursione alle cosiddette "city of birds", come le chiamano gli scozzesi: scogliere e faraglioni letteralmente ricoperti da migliaia di uccelli nidificanti. Grazie ad una larga diversificazione degli habitat le isole Orcadi offrono una incredibile varietà di fauna selvatica e spettacolari paesaggi mozzafiato.
Stromness è una piccola ma vivace cittadina di origini norvegesi, la seconda più grande e popolata delle Orcadi dopo Kirkwall. A dispetto delle sue dimensioni offre comunque una buona scelta fra ristornati, pub e alberghi. Arrivando dalla Scozia in traghetto, il pittoresco porto affacciato sulla baia di Hamnavoe, è la principale porta d'ingresso per le Orcadi. Al riparo dietro la collina di Brinkie's Brae, Stromness si sviluppa lungo la sua strada principale, da cui partono stretti vicoli e tortuosi passaggi che creano un labirinto tutto da scoprire.
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L'atmosfera che si respira lungo la via principale è piuttosto frenetica:i negozi rimangono aperti generalmente fino alle 17 dopodichè Stromness cambia faccia. La piccola cittadina diventa molto più tranquilla, quasi desolata: le poche persone ancora in giro sono solo turisti. La cucina dei ristoranti chiude presto, verso le 20. In città comunque c'è sempre almeno un supermercato che rimane aperto fino a tardi. | |
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Nella punta più orientale della Mainland si trova la riserva naturale di Mull Head, istituita nel 1993 e ha un'estensione di 200 ettari. E' un sito molto importante sia a livello naturalistico che storico: ci sono testimonianze di insediamenti che risalirebbero adirittura all'età del ferro. Questo impressionante promontorio si innalza per 45 metri sul livello del mare ed è il primo vero assaggio degli ambienti selvaggi che caratterizzano gran parte delle Orcadi e delle Shetland.
Prendendo la strada che conduce a Skail, si arriva al piccolo centro visite della riserva di Mull Head, dove si può lasciare la macchina e iniziare a percorrere il sentiero circolari poco impegnativo. E' un luogo molto popolare e frequentato. Poco dopo l'inizio della passeggiata si può ammirare the gloup: anticamente era una grotta marina, oggi quello che rimane dopo il crollo del tetto è un suggestivo arco di pietra.
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Durante la passeggiata che conduce a Mull Head, un percorso circolare lungo 5.6 chilometri, nel mese di giugno la natura delle Orcadi mostra ai visitatori tutto il suo splendore: numerose orchidee selvatiche ed eriofori punteggiano la brughiera di macchie colorate, mentre le buche che punteggiano il terreno si rivelano essere tane di conigli, che guizzano da ogni parte al passaggio degli escursionisti.
Mull Head è un promontorio spazzato dal vento che offre vedute spettacolari. Le scogliere di arenaria rossa sono perennemente martellate ed erose dagli agenti atmosferici e sono divenute rifugio di numerosi uccelli: nella parte alta nidificano i fulmari, mentre in basso è possibile vedere colonie di urie e nidi di cormorano.
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I Fulmari [Fulmarus glacialis] sono di aspetto molto simile ai gabbiani, anche nel piumaggio, ma hanno un corpo più tozzo e il becco provvisto di vistose narici tubolari. E' monogamo e forma forti legami di coppia. La sua dieta consiste in crostacei e pesci; per catturare le sue prede è in grado d'immergersi diversi metri sott'acqua. |
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E' un uccello pelagico che nidifica in grandi colonie, in cavità praticamente inaccessibili sulle falesie. Sono facilmente osservabili e con un pò di pazienza è relativamente semplice ottenere delle buone foto anche di soggetti in volo.
La zona ovest della Mainland ha un'alta concentrazione di siti archeologici e insediamenti neolitici. Situato nella penisola di Stenness c'è un antico circolo di menhir che risalgono a circa 4.500 anni fa, il Ring of Brogdar : dei sessanta monoliti originari oggi ne rimangono circa la metà.
Col suo diametro di 104 metri è uno dei più grandi complessi archeologici della Gran Bretagna ed è circondato da un fossato profondo 3 metri e scavato nella roccia dell'altopiano su cui sorge.
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Molte delle grandi pietre hanno ceduto all'erosione degli elementi: mentre su alcuni menhir sono ancora ben visibili incisioni e rune, altri sono ricoperti dai licheni o riversi al suolo. Ancora oggi non si conosce esattamente la sua funzione del Ring of Brogdar: è possibile che sia stato eretto come tempio per onorare gli antenati o semplicemente come luogo d'incontro. Non è da escludere neanche l'ipotesi di un antico osservatorio, dato il suo particolare allineamento con il sole durante gli equinozi. |
L'anello di Brogdar era conosciuto come tempio del sole, mentre le vicine pietre di Stenness come tempio della luna. Per molto tempo è stato considerato a torto un sito isolato: a non più di cento metri da Brogdar sorge su di una piccola piattaforma un monolite solitario chiamato Stone Comet . Osservando con attenzione si possono vedere la base di altre due pietre.
Sul promontorio che divide il loch Stenness da loch Harray, si trovano le le pietre di Stenness : dalle prime descrizioni del sito che risalgono al 18° secolo, il circolo era originariamente composto da 12 monoliti e aveva un'ampiezza di 32 metri. Come per il Ring of Brogdar, la sua costruzione risale a 4.500 anni fa e oggi rimangono solo quattro pietre, una delle quali raggiunge un'altezza di ben 5,7 metri. Al centro del circolo c'è un grande focolare di pietra.
La vicina pietra di odino è stata purtroppo distrutta da un contadino esasperato dalla confusione provocata dall'alto flusso di turisti. Si è però salvata la solitaria Watch Stone , un massiccio menhir che potrebbe aver fatto parte di un gruppo più numeroso che collegava le Stones of Stenness al Ring of Brogdar. Oggi il cuore neolitico delle Orcadi è stato dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'umanità, insieme al grande insediamento neolitico di Skara Brae e al gruppo di tombe di Maeshowe.
© Alessio Di Leo | ![]() |
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