Da diversi anni ammiravo le foto delle foche grigie che regolarmente apparivano su internet nei mesi invernali, rimanendo stupito del fatto che si lasciassero avvicinare così tanto da poterle fotografare con il grandangolo. Generalmente la fauna selvatica è schiva nei confronti dell'uomo, e col passare degli anni mi chiedevo che tipo di posto fosse Donna Nook. Così nel 2012 ho deciso di andare a curiosare in Inghilterra, carico di aspetttive e molto motivato
Le madri tengono costantemente sotto controllo i propri cuccioli |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 640, f/ 5.6, 1/500 sec |
Donna Nook è una lunga spiaggia situata nella contea del Lincolnshire, in Inghilterra. E' un vasto acquitrino a ridosso di grandi dune, una zona molto ventosa. La RAF (Royal Air Force, la forza aerea britannica) la usa per le esercitazioni ai bombardamenti. Donna Nook non si può certo definire un'area tranquilla e ospitale. Eppure ogni anno da fine ottobre a fine dicembre, 40.000 visitatori affollano questo sperduto tratto di costa. Il motivo è molto semplice: qui risiede la più grande colonia di foche grigie della Gran Bretagna, circa tremila esemplari, dove vengono partoriti più di mille cuccioli di foca.
La spiaggia di Donna Nook |
Canon 7D, Sigma 10-20mm, ISO 800, f/ 5.6, 1/400 sec |
Sebbene Manchester e Leeds siano gli aeroporti più vicini a Donna Nook, ho preferito volare su Londra perchè dall'Italia ha i migliori collegamenti. E' necessario noleggiare una macchina per arrivare nel Lincolnshire: fare affidamento sui trasporti pubblici diventerebbe molto più lungo e complicato. In macchina sono dalle cinque alle sei ore di guida, traffico permettendo, quasi tutte su scorrevoli autostrade. In Gran Bretagna la guida è a sinistra, come per il resto delle ex colonie inglesi sparse per il mondo. All'inizio può essere piuttosto disorientante per chi non ha esperienza: ho guidato molte volte a sinistra ma ci vuole almeno sempre un'oretta prima di riabituarmici, quindi bisogna prestare la massima attenzione.
Un cucciolo gioca da solo in attesa della madre |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 400, f/ 8, 1/200 sec |
Dove dormireIl Pigeon cottage a North Somercotes è famoso fra i fotografi perchè vicinissimo alla spiaggia di Donna Nook e ha prezzi molto abbordabili : in pochi minuti si arriva alla colonia delle foche ed è un bel vantaggio per sfruttare la luce dell'alba. Io ho preferito però alloggiare presso il Brackenborough Hotel, immerso in uno splendido parco, a circa due chilometri da Louth . E' comunque vicino alla colonia delle foche e le camere sono spaziose ed accoglienti, arredate elegantemente. Il suo famoso pub/ristorante è aperto fino a sera tardi. In venti minuti di macchina si raggiunge la spiaggia. In quaranta minuti si raggiunge la più grande cittadina di Grimsby, mentre per arrivare alla pittoresca Lincoln ci vuole quasi un'ora. |
L'entrata alla spiaggia di Donna Nook |
Canon 7D, Sigma 10-20mm, ISO 160, f/ 5.6, 1/1000 sec |
L'intera area è di proprietà della RAF che la usa per fare le esercitazioni ai bombardamenti. Per questo motivo durante la settimana è severamente vietato entrare nella spiaggia. E' stata costruita una recinzione che ne delimita la zona accessibile. E' incredibile osservare la tranquillità degli animali nonostante il gran numero di visitatori: centinaia di fotografi si accalcano lungo le recinzioni per fotografare il cucciolo di turno o qualche cruento scontro fra maschi, mentre famiglie inglesi con bambini schiamazzanti al seguito affollano la spiaggia in occasione della gita domenicale.
Durante i fine settimana pare sia possibile raggiungere la colonia di foche ai confini della spiaggia, anche se il Lincolnshire Wildlife Trust lo sconsiglia vivamente per non compromettere lo svezzamento dei cuccioli. Un nutrito gruppo di volontari vigila costantemente l'accesso alla spiaggia, cercando di convincere i visitatori che non è la soluzione migliore per osservare le foche.
Le foche grigie hanno una serie di gestualità incredibili, simili a quelle persone |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 400, f/ 11, 1/320 sec |
Sebbene i volontari siano in numero ridotto cercano di spiegare a più persone possibili il rischio di disturbo oltrepassando il perimetro della recinzione, rimanendo inoltre molto diponibili ad ogni eventuale domanda. Il mio amico ha segnalato ai volontari un cucciolo in evidente stato di abbandono e piuttosto denutrito: questi sono prontamente intervenuti, prelevandolo per portarlo nel vicino centro di recupero.
Dietro la staccionata i fotografi cercano la posizione giusta per ottenere immagini di forte impatto |
Canon 7D, Sigma 18-50mm 2.8, ISO 125, f/ 9, 1/125 sec |
Proprio nel week end si registra un altissimo numero di accessi, tanto che è quasi impossibile trovare un posto auto nel piccolo parcheggio gratuito, anche dopo aver fatto diverse decine di minuti in coda lungo lo stretto single trail che arriva alla spiaggia. Consiglio quindi di andare nel grande parcheggio privato a pagamento, che si raggiunge girando a destra poco prima dell'arrivo. Il parcheggio per tutta la durata della sosta costa una sterlina, ci sono diverse toilette e anche un punto di ristoro. Considerando il ridotto prezzo d'ingresso, credo che ne valga veramente la pena.
Un maschio controlla il suo harem, in lontananza uno dei bersagli usati dalla RAF per le esercitazioni |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 160, f/ 5, 1/1000 sec |
Foca grigia [Halichoerus grypus]La foca grigia è un grosso mammifero predatore: la sua dieta è composta prevalentemente a base di pesce, in particolare merluzzo o salmone, circa dieci chili al giorno. Possono infatti rimanere sott'acqua per più di un ora. I maschi adulti raggiungono i due metri di lunghezza per 300 chili massimo di stazza. Le femmine partoriscono un cucciolo sulla terra ferma, allattandolo e accudendolo per tre settimane prima di abbandonarlo. Una volta terminato l'allattamento sono nuovamente pronte per accoppiarsi. Le femmine sono riunite in harem controllati da maschi dominanti, di solito quelli con maggior vigore fisico ed esperienza: gli scontri fra rivali sono molto frequenti e alle volte capita che qualche cucciolo sia purtroppo schiacciato durante la lotta. I cuccioli appena nati pesano circa 15 chili e sono coperti da un folto strato di pelo bianco. Dopo circa tre settimane il pelo bianco cade lasciando posto al caratteristico manto lucente. Per crescere sani e forti i cuccioli hanno bisogno di tre litri di latte materno al giorno. Quando vengolo lasciati soli anche per brevi periodi sono soliti lamentarsi per attirare le attenzioni della madre. Terminata la stagione riproduttiva gli adulti si disperdono in mare alla ricerca di cibo per reintegrare le riserve di grasso perse durante il periodo degli accoppiamenti. I cuccioli, diventati ormai autosufficienti, rimangono sempre nelle vicinanze delle coste al riparo tra le rocce, dove imparano a nuotare e cacciare. Il manto della foca non è propriamente grigio ma varia dalle tonalità del grigio bruno dei maschi a quello grigio marrone chiaro delle femmine. I cuccioli appena partoriti hanno un folto mantello di pelo bianco che, col passare delle settimane, muterà in un colore grigio screziato diventando impermeabile. In Europa la foca grigia è una specie protetta. Nonostante questo, viene ancora uccisa per i presunti danni arrecati alla pesca e in Canada è ancora permesso cacciare i cuccioli per la loro pelliccia. Durante il periodo dell'allatamento i maschi cercano costantemente di accoppiarsi con le femmine, molto protettive nei confronti dei loro cuccioli. Questa situazione genera piccoli litigi all'interno dell'harem e scontri fra maschi, alle volte anche piuttosto brutali. |
Un aggressivo maschio si dirige verso una femmina che difende il proprio cucciolo |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 400, f/ 6.3, 1/500 sec |
La prima colonia di foche si è insediata a Donna Nook negli anni '70, nonostante la zona fosse usata dalla RAF per le esercitazioni aeree. Proprio per questo motivo, la presenza dell'uomo in quest'area è sempre stata molto limitata e la RAF cerca di trattare con un'occhio di riguardo la colonia.
I cuccioli di foca grigia hanno bisogno di tre litri di latte al giorno |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 800, f/ 5.6, 1/400 sec |
Un cucciolo aspetta il ritorno della madre al riparo dietro le dune |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 400, f/ 4.5,1/ 2000 sec |
All'interno dell'area ci sono due colonie ben distinte: quella delle foche che riescono a raggiungere le dune e partorire al riparo i cuccioli, e quella delle giovani femmine inesperte che rimangono al limitare della spiaggia dove i cuccioli risentono maggiormente degli agenti atmosferici e rimango in balia delle mareggiate, rischiando l'annegamento.
Il mantello bianco dei cuccioli appena nati non è ancora impermeabile |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 400, f/ 4.5, 1/2000 sec |
Quella di Donna Nook è la colonia col più alto tasso di natalità della Gran Bretagna, nonostante diverse problematiche che rischiano di compromettere il precario equilibrio del sito riproduttivo, come l'erosione delle dune e i vari problemi legati al grande afflusso di turisti e fotografi. La mortalità di Donna Nook si attesta intorno al 10 % dei cuccioli nati: è un dato ragguardevole considerando che quella stimata di altre colonie è pari a circa il 40%.
Donna Nook è interessante anche per il birdwatching |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 400, f/ 5.6, 1/1600 sec |
Durante il fine settimana è possibile raggiungere a piedi la colonia più distante al limitare della spiaggia. Anche se i volontari cercano di dissuadere strenuamente i visitatori dal farlo, molti fotografi ignorano tale avviso per avere più libertà di movimento e ottenere fotografie di più forte impatto rispetto a quelle che si ottengono dalla recinzione.
Alcuni cuccioli sono talmente curiosi che arrivano ad avvicinarsi troppo alla recinzione, attenzione a non toccarli |
Sony NEX 5-N,Sony 18-55, ISO 100, f/ 5, 1/100 sec |
La camminata è lunga e difficoltosa: dalle dune bisogna percorrere a piedi per circa 45 minuti un tratto paludoso. Oltre alla fatica di camminare con tutta l'attrezzatura fotografica al seguito in simili condizioni, bisogna tenere conto dell'andamento delle maree. Il rischio di trovare al ritorno l'acqua molto più alta del previsto è più che reale.
In natura nulla è sprecato, la placenta delle foche diventa una ghiotta occasione per questo gruppo di voltapietre [Arenaria interpres] |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, molti 1.4X, ISO 500, f/ 5.6, 1/320 sec |
Le foche grigie di Donna Nook, incuranti delle persone, arrivano molto vicino alle recinzioni. Alcuni dei cuccioli addirittura si appoggiano alla rete. E' giusto o sbagliato andare a fotografare la colonia al limitare della spiaggia col rischio di arrecare disturbo durante il periodo più critico della loro vita, solo per ottenere delle fotografie?
Il problema del disturbo arrecato alle foche è molto sentito dai fotografi inglesi, che riescono a valutare in tempo reale e direttamente sul campo l'evolversi della situazione. Alcuni locali si sono battuti strenuamente e con successo sul web per ottenere la cancellazione di numerosi workshop mirati su Donna Nook da parte di alcuni loro colleghi.
Un grosso maschio di foca grigia tenta l'accoppiamento |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 500, f/ 5.6, 1/40 sec |
Negli ultimi anni il tasso di mortalità dei cuccioli di foca grigia di Donna Nook è cresciuto costantemente con l'aumentare dei visitatori. Non ci sono stime certe o studi comprovati, ma sicuramente l'uomo arreca disturbo alla colonia di foche al limitare della spiaggia. Basta poco perchè la madre abbandoni il priprio cucciolo: se sente un'odore diverso, lo abbandonerà il piccolo a morte certa non riconoscendolo più. Non bisogna quindi mai toccare i cuccioli.
Un cucciolo riposa dopo l'allattamento |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, molti 2X, ISO 125, f/ 4.5, 1/320 sec |
E' importante ricordare che le foche sono dei predatori e le femmine sono estremamente protettive nei confronti dei propri cuccioli: sulla terra ferma sono animali goffi ma rimangono comunque molto veloci, a dispetto della loro dimensione, ed è molto pericoloso interporsi fra madre e cucciolo. Sono infatti in grado di dare potenti morsi e hanno artigli affilati.
La femmina controlla il suo cucciolo da lontano |
Canon 7D, Canon 300mm 2.8, ISO 800, f/ 5.6, 1/250 sec |
La colonie sulla spiaggia è quella che soffre maggiormente perchè le femmine sono ancora inesperte e nervose. A causa del comportamento sconsiderato di alcuni fotografi, sarebbe opportuno vietare categoricamente l'ingresso alla spiaggia durante il periodo dell'allattamento.
Purtroppo il Lincolnshire Wildlife Trust trova molte difficoltà nella regolamentazione della colonia, sia per l'enorme numero di visitatori, sia per la gestione dell'area da parte della RAF. Siccome l'interazione fra uomo e fauna selvatica è inevitabile, si potrebbe provare a sensibilizzare maggiormente i visitatori ed istruirli sul comportamento da tenere. I fondi non sono mai abbastanza ed assumere altre persone diventerebbe però troppo oneroso.
Foca grigia, come fotografarlaAvvicinare la fauna selvatica è spesso un problema. Non è certo il caso della colonia dei foche grige di Donna Nook. Centinaia di esemplari a pochi metri dalla staccionata che delimita l'accesso alla spiaggia sembrano non curarsi dei fotografi. Non servono lunghissimi e costosi super tele per fotografare le foche. Un medio tele alle volte è più che sufficiente. Uno zoom di focale 70-200 è la scelta ideale, mentre per i soggetti più lontani un 300mm duplicato va più che bene. Frequentemente usando il 300mm fisso mi sono ritrovato lungo sentendo l'esigenza di avere un'ottica più corta. Non capita molto spesso con la fauna selvatica, sopratutto in Italia! Il Canon 24-105mm è la scelta giusta da accoppiare ad un super tele fisso. Il sole tramonta presto e le dune a ridosso della spiaggia complicano ulteriormente la situazione. Non è insolito alzare gli ISO della fotocamera per cercare un tempo di scatto più rapido possibile, per evitare il mosso del soggetto. Una moderna reflex full frame come la Canon 5D mark III è essenziale in condizioni di scarsa luce grazie alla sua spettacolare tenuta agli alti ISO. Il cavalletto è una buona soluzione per evitare il mosso e tenere a riposo le braccia durante i periodi di attesa: attenzione perchè la recinzione è piuttosto alta. Ero partito con l'intento di raggiungere la colonia delle foche ai limiti della spiaggia ma una volta arrivato a Donna Nook mi sono ritrovato davanti a questa grande nursery a cielo aperto, con l'impressione di essere in un luogo fuori dal tempo, quasi privilegiato ad assistere a un evento del genere. Ho deciso quindi di godermi lo spettacolo da dietro la recinzione: si può ugualmente fotografare da vicino questi splendidi animali anche se la prospettiva non è delle migliori. Purtroppo si è spesso più in alto del soggetto e bisogna cercare gli esemplari più lontani per evitare di ottenere una fotografia piatta e con poca prospettiva. Sinceramente non me la sono sentita di andare a disturbare la colonia più lontana. Tutte le fotografie sono state scattate da dietro la recinzione. Purtroppo il tempo atmosferico non è stato d'aiuto, molto nuvoloso e con pochi momenti di sole. Penso che ritornerò sicuramente a Donna Nook. E' un'esperienza emozionante! |