La Scozia offre grandi opportunità per una vacanza piena di sorprese ed estremamente varia: ho visto paesaggi bellissimi nella zona delle Highlands, stupendi castelli disseminati un pò ovunque e interessanti musei. Lungo le coste la natura sembra essere ancora selvaggia per non parlare poi del particolare fascino dei vicoli di Edimburgo. La tarda primavera e l'inizio dell'estate sono sicuramente i periodi migliori per apprezzare appieno le meraviglie che la natura scozzese sa offrire: erica e rododendri ricoprono i bordi delle strade e i margini dei sentieri, rendendo più piacevoli le camminate, fiori a non finire attirano una quantità innumerevole d'insetti per la gioia dei macrofotografi. Ogni regione organizza inoltre la possibilità di effettuare escursioni e tour a pagamento per vedere foche, lontre, aquile di mare, delfini e balene. Alcuni assicurano anche il rimborso del biglietto nell'eventualità, assai remota, di non vedere nulla. I monumenti storici come castelli e palazzi offrono al loro interno mostre, negozi e tavole calde. Sparsi per la Scozia ci sono interessanti centri visita.
Ottobre non è decisamente il periodo migliore per fotografare gli animali, anche se qualche interessante avvistamento lo si può comunque fare. Quando c'è il sole però tutto è avvolto dai caldi colori autunnali ed è possibile godere della pace e delle bellezze del posto, visto che in questa stagione ci sono pochissimi turisti in giro. Il tempo è stato clemente, non ho mai preso pioggia ma solo qualche sporadico rovescio mentre mi spostavo in macchina o durante la notte: molte giornate di sole e temperature decisamente miti, intorno ai 10-15 gradi.
Una volta arrivati in aeroporto ad Edimburgo, il metodo migliore e più veloce per girare la Scozia è quello di noleggiare un'auto: la guida a sinistra può disorientare all'inizio, ma ci si fa presto l'abitudine. Avendo già sperimentato questo tipo di guida in Australia e alle Seychelles non ho avuto nessun problema. Piuttosto in alcune zone ci sono solo strade con un'unica carreggiata, chiamate single track, il più delle volte tortuose con numerosi dossi in sequenza e curve a gomito. Per far passare i veicoli che provengono dalla direzione opposta ci sono delle piazzole in cui fermarsi per agevolare il transito: il problema più grosso è che gli scozzesi conoscendo le strade viaggiano veloci, quindi ci vuole molta prudenza. Inoltre appena passata una curva è possibile trovare pecore in mezzo alla strada: una guida attenta su questi single track è fortemente consigliata. Solitamente gli scozzesi seguono i limiti di velocità e soprattutto non sorpassano mai quando è proibito. Attenzione ai limiti di velocità, in particolar modo nei centri abitati (30/40 miglia orarie): le pattuglie di polizia si nascondono nelle vie laterali, pronte a partire nel caso rilevino un trasgressore. In autostrada e nelle strade extra urbane è facile trovare furgoni della polizia appostati ai margini della carreggiata con l'autovelox montato. Altro mezzo di trasporto molto usato in Scozia è il traghetto dove possono salire pedoni, macchine e motori: molto spesso prendere il traghetto vuol dire risparmiare parecchie ore di auto. Edimburgo è una grande città piena di vita: dopo aver passato una settimana immerso nella tranquillità dell'isola di Skye e della penisola dell'Ardnamurchan, l'impatto col caos cittadino è decisamente devastante! Edimburgo è intasata dagli autobus, decisamente troppo numerosi e mal gestiti, e dai taxi. Inoltre la via principale, Prince street, è chiusa per i lavori stradali: sono iniziati due anni fa e ancora non sono terminati. E' in progetto una linea di tram su rotaia che permetterà di arrivare in centro città direttamente dall'aeroporto. I numerosi lavori stradali rendono praticamente impossibile la vita degli automobilisti: per questo motivo non conviene affittare la macchina a noleggio per girare in centro. Meglio affidarsi ai numerosi autobus, anche per le mete più distanti come la Roselin Chapel. Gli scozzesi mi hanno sorpreso per la loro gentilezza e cordialità: tutti pronti alla battuta e molto sorridenti. La caratteristica tenuta da cerimonia scozzese, il kilt, non è poi così difficile da vedere: a parte le persone che lavorano nel turismo e che lo indossano per folklore, lo si può notare in molti matrimoni e cerimonie.
Per l'organizzazione del viaggio mi sono affidato come al solito ai pratici consigli della guida Lonely Planet; mi sono anche documentato il più possibile su internet, trovando molto esauriente il sito ufficiale dell'isola di Skye e altri su Edimburgo. Avendo a disposizione pochi giorni ho deciso di focalizzare il viaggio su tre zone ben precise: l'isola di Skye, la penisola dell'Ardnamurchan ed Edimburgo. E' consigliabile portare sempre con se un K-way o un ombrello visto che il tempo è estremamente mutevole. Un paio di scarponcini da trekking sono obbligatori per le passeggiate in mezzo ai boschi o nelle Highlands. Visti i numerosi spostamenti in programma, come attrezzatura fotografica ho deciso di stare molto leggero e portare il minimo indispensabile, . Quindi ho optato per la soluzione Canon 30D col Sigma 18-50 2.8 macro come tutto fare e il Canon 100-400 L is; un piccolo gorillapod mi ha aiutato a scattare qualche foto notturna. Sette schede di memoria per un totale di 19 giga di memoria mi sono bastate per gli 11 giorni trascorsi in Scozia. Dato il tempo molto variabile ho usato tutta la gamma ISO della fotocamera disponibile, vale a dire da ISO 10 fino a 1600.
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