L'isola di Skye, che in gaelico significa isola delle nuvole, è la più grande della Scozia. Le principali attrattive di Skye sono la grande ricchezza naturalistica e il desolato territorio selvaggio: le scogliere vulcaniche a strapiombo si alternano a lunghe spiagge rocciose; le basse montagne ricoperte da torbiere lasciano il posto a pascoli e foreste. Sull'isola è anche possibile visitare castelli e musei, caratteristici pub e ristorantini che conservano ancora il fascino di tempi passati. . Gran parte dell'isola è lasciata al pascolo di pecore e bovini di razza Highland, che mi hanno tenuto compagnia durante le lunghe camminate per le brughiere, solcate da piccoli ruscelli e immerse in un mare di erba bassa e piante di erica. E' il luogo ideale per gli amanti della natura, con tante possibilità di escursioni sia in barca che a piedi, alla scoperta della fauna scozzese. Il clima relativamente mite per la sua latitudine, rende Skye adatta per essere visitata anche nei periodi autunnali. Un buon metodo di visitare l'isola e quello di partire la mattina presto e compiere il giro in senso antiorario, in modo da avere sempre il sole alle spalle, per una migliore riuscita delle fotografie. Inoltre bisogna fare bene i conti con il carburante, in quanto sono presenti pochi distributori. La catena di colline Black Cuillin L'aspro paesaggio delle Black Cuillin, paradiso degli arrampicatori Le affascinanti Higlands formate da montagne e brughiere
Portree e il suo colorato porticciolo Portree, chiamata anche Porto del Re, è la cittadina più grande dell'isola di Skye e dista tre ore di macchina da Inverness: il caratteristico porticciolo con edifici colorati è circondato da colline e montagne. In questa zona è possibile trovare ristoranti e pub dallo stile un pò retrò, mentre dalla fine del porto inizia la via principale con negozi e centri per escursioni. Come sistemazione ho scelto il piccolo e isolato cottage Dunsgiath Apartments: è composto da due appartamenti, uno a piano terra e uno al primo piano, che si affacciano sul loch Fada. Sono arredati in maniera moderna e accogliente e sono forniti di tutti comfort necessari. Sulla destra il cottage Dunsgiath Apartments, sulla strada principale che conduce a Portree L'interno dell'appartamento al primo piano Per raggiungere l'appartamento ci vogliono 10 minuti di macchina da Portree: la sua posizione isolata lo rende ideale per chi cerca tranquillità. Il piccolo giardino è dotato di un amaca per il periodo estivo e di una mangiatoia, grazie alla quale è possibile osservare vati tipi di uccelli. Nelle nottate limpide sono rimpasto colpito dalla quantità di stelle che si riescono a vedere, direttamente dalla finestra dell'appartamento. Tramonto sul loch Fada Cielo stellato sul loch Fada Kylerhea Otter Haven ospita una colonia di lontre, anche se riuscire ad osservarle non è cosa facile. Per raggiunge la zona bisogna percorrere la vecchia strada single track che porta al piccolo paesino di Kylerhea: prima della costruzione dello Skye Bridge, la cittadina era molto frequentata grazie al traghetto che collegava Skye al resto della Scozia ed era la principale via d'accesso all'isola. Con la costruzione del ponte Kylerhea è stata tagliata fuori dai circuiti del turismo perdendo lentamente importanza, per diventare il tranquillo paesino di pescatori che è adesso. Il traghetto è funzionante solo nel periodo estivo. Single track che porta alla cittadina di Kylerhea Splendida vista sullo stretto di Kylerhea Narrows Una volta raggiunto il parcheggio, situato in una spettacolare posizione che domina Glenelg e le montagne del Kintail, bisogna imboccare una strada forestale che in circa dieci minuti di facile camminata porta al capanno d'osservazione, a ridosso dello stretto di Kylerhea Narrows fra l'isola di Skye e la costa scozzese. Una piacevole sorpresa e stata quella di trovare dei binocoli pronti per l'uso all'interno del capanno, ovviamente assicurati al legno con dei lacci di ferro. La strada forestale che porta al capanno di Kylerhea Otter Haven Le lontre sono difficili da vedere e la lontananza del capanno dalla costa non aiuta di certo, ma l'habitat del Kylerhea Otter Haven offre comunque la possibilità di osservare numerosi volatili fra cui anatidi, aironi gabbiani e cormorani. Il faro dello stretto di Kylerhea Narrows A nord di Portree si estende la penisola del Trotternish, una lingua di terra lavica lunga circa 30 chilometri ed è il posto ideale per gli escursionisti con numerosi sentieri che si snodano attraverso le colline, spesso con panorami mozzafiato. Durante il corso dei secoli, gli agenti atmosferici e le frane hanno creato uno spettacolare paesaggio vulcanico formato da rocce e pinnacoli dalle forme più varie. Poco fuori città la prima formazione rocciosa che si incontra è lo straordinario pinnacolo di roccia basaltica alto 50 metri chiamato Old Man of Storr: dalla strada bisogna lasciare la macchina nella piazzola e percorrere il sentiero che porta direttamente ai piedi dell'Old Man. Panoramica sulla penisola del Trotternish L'Old Man of Storr Guidando verso nord lungo la strada partono numerosi sentieri, fra cui quello che sulla destra porta alla cascata Lealt falls: una volta imboccato il sentiero e dopo averlo percorso per un centinaio di metri, bisogna guardare verso al strada. La cascata si trova li sotto. Lealt falls Proseguendo lungo il sentiero si può godere di scorci mozzafiato della costa scozzese e delle sue scogliere a strapiombo sul mare. A fare da cornice a questi splendidi paesaggi sono le pecore, spesso in equilibrio precario sulle pareti scoscese delle scogliere. Prima di arrivare a Staffin sulla destra parte il sentiero che porta alla famosa formazione di Kilt Rock, così chiamata per via delle pieghe formate dai due tipi di roccia che la compongono e che ricordano un kilt. Dal punto panoramico si può ammirare la cascata Mealt Waterfall che dopo un tuffo di 100 metri dalla rupe di basalto riversa le sue acque nella baia di Sound of Raasay. Kilt Rock
La strada continua seguendo la costa orientale: guidare con calma permette di individuare sentieri nascosti che spesso portano in luoghi suggestivi, come nel caso di Staffin Bay. Staffin Bay Questa baia è caratterizzata da una lingua di spiaggia sabbiosa, cosa piuttosto insolita data l'origine vulcanica dell'isola. Anche qui è possibile prenotare escursioni in barca per avvistare la fauna legata all'ambiente marino. Dopo aver lasciato Staffin ci sono due possibilità per proseguire il viaggio: continuare verso nord lungo la strada costiera oppure prendere il tortuoso single track che taglia per l'entroterra passando per il Quiraing, che collega Staffin e Uig. L'imponente scarpata basaltica del Quiraing E' un'imponete scarpata basaltica formata da una straordinaria serie di pinnacoli e bizzarre formazioni rocciose create dalle frane nel corso dei secoli. Dopo aver percorso la strada fino al punto più alto, bisogna lasciare la macchina nel parcheggio da cui partono una serie di belle camminate. Semplici passeggiate di mezz'ora permettono a tutti di godere del paesaggio che a detta di molti è il più bello di Skye. Per gli alpinisti e i trekker allenati ci sono sentieri più impegnativi, con stretti e ripidi pendii. Nel parcheggio è possibile trovare aperto, a partire dalla tarda mattinata, un piccolo chiosco, trainato ogni giorno con un fuoristrada fino in cima dal proprietario, che offre bibite e panini caldi agli escursionisti. Proseguendo verso la punta dell'isola il paesaggio diventa sempre più aspro e desolato fino a raggiungere la scogliera che domina una splendida baia dove si trovano i resti del castello di Duntulm. Duntulm castle Le sue origini risalgono all'età del ferro, quando i vichinghi lo usavano come roccaforte; il castello è stato poi oggetto di numerosi scontri e assedi passando di mano dal clan McLeod a quello dei McDonald. Venne definitivamente abbandonato nel 18° secolo, presumibilmente a causa dei numerosi fantasmi, almeno sei, che lo infestavano. La parte occidentale dell'isola di Sky è poco frequentata ma non per questo meno interessante: la costa si snoda attraverso falesie e altissimi fiordi. Continuando verso sud, sulla sinistra dopo Uig, parte una strada secondaria che conduce ad un incredibile serie di formazioni geologiche, conosciute come Fairy Glen. Fairy Glen Il paesaggio è formato da singolari collinette coniche che, secondo la leggenda, sono le dimore delle fate. E' consigliabile visitare il sito la mattina presto o nel primo pomeriggio per evitare le comitive di turisti. Nella penisola del Waternish, il castello di Dunvegan è sicuramente l'attrazione turistica più conosciuta: è stato la roccaforte del clan McLeod per oltre 800 anni e nel corso degli anni la sua struttura è stata ampiamente rimaneggiata, fino ad assumere quella odierna. Nel 1933 il 27° capo dei McLeod ha aperto le porte del castello ai visitatori, che nel corso degli anni sono passati da poche centinaia a diverse migliaia. Dunvegan castle Il clan, tutt'ora proprietario del castello, ha cercato di mantenere nell'area visitabile un'atmosfera familiare, esponendo vari ed interessanti manufatti. Qui è custodito il Fairy Flag, lo stendardo delle fate. Oggi si presenta come un drappo ormai lacero e consumato, ma si dice che sia stato regalato dalla regina delle fate a signore del clan. Lo stendardo aveva i potere di salvare la vita in battaglia al capo clan per ben tre volte. Dunvegan dista circa 40 minuti di macchina da Portree ed è aperto dal 1 aprile fino al 15 di ottobre, mentre il resto dell'anno solo su appuntamento. Il costo del biglietto d'ingresso è di 8 sterline (2009). I giardini che circondano il castello per svariati ettari sono magnifici: passeggiando per i sentieri si può osservare una gran varietà di piante e uccelli. La tarda primavera è il periodo migliore per visitarli: io li ho visti sul finire dell'autunno e devo dire che perdono molto del loro fascino. Pettirosso [Erithacus rubecula] La gita in battello attorno al loch Dunvegan è molto apprezzata per avvistare la colonia di foche che staziona li e molti uccelli marini come le sterne e aironi nidificanti. Le escursioni partono ogni giorno dal 15 aprile al 30 settembre. Proseguendo attraverso la regione del Duirinish dopo un lungo viaggio in auto su strade a una sola carreggiata, si raggiunge il faro di Neist Point, il punto più occidentale dell'isola di Skye. Lasciata la macchina nel piccolo parcheggio, bisogna seguire il ripido sentiero, da cui si può godere dello spettacolare panorama sulle scogliere di Waterstein Head. La scogliera Waterstein Head Superata la ripida salita si scende sul piccolo promontorio su cui sorge il faro, la cui torre è alta 62 metri. Si può ancora notare la vecchia funivia che veniva usata per portare le provviste e i pezzi di ricambio al faro. A partire dal 1990 il faro è diventato completamente automatizzato. Faro di Neist Point Dopo una camminata di 20 minuti, il sentiero finisce davanti al faro, le cui origini risalgono al 1909. Questo è un buon punto per osservare con un pò di fortuna balene e delfini. Le scogliere circostanti accolgono molti uccelli marini come gabbiani, sule, cormorani e gazze marine.
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