Il santuario di San Romedio
La leggenda vuole che Romedio ormai santo, sia giunto a Trento a cavallo di un orso, lo stesso che gli aveva sbranato il cavallo. Romedio, di origine bavarese, possedeva numerose proprietà ed un castello nelle vicinanze di Innsbruck; dopo essere diventato amico del vescovo di trento e al rientro dal suo pellegrinaggio a Roma, dona ogni suo avere alla diocesi di San Virgilio in Trento per poi ritirarsi in eremitaggio tra le rocce della rupe dove oggi sorge il santuario.
Alla base della rupe il torrente Verdès si unisce al Rio Freddo per formare il torrente San Romedio, che nel corso degli anni ha scavato la forra su cui si sviluppa il sentiero che porta al santuario. Quasi a testimonianza dell'amicizia che legava Romedio all'orso, sono custoditi nel recinto esterno (sempre troppo piccolo a dir la verità) due esemplari di orso bruno, Chico e Chica; dal 1948 il santuario è gestito da due frati dell'Ordine di San Francesco d'Assisi. Se possibile evitate di visitare il santuario durante il weekend: è meta anche ai giorni nostri di pellegrinaggi e del turismo, quindi piuttosto affollato.
Le origini del primo edificio risalgono alla fine del X° secolo; col passare del tempo si sono aggiunti cappelle e chiese, oltre che al campanile, appartamenti, ballatoi e biblioteca. Per finire nella storia recente nel 1989 con la selciatura della strada che dal parcheggio sale al santuario.
Molti orsi sono passati dal santuario: nel 1958 il primo era un orso usato da un circo e divenuto cieco; dei ragazzi non sopportando l'idea del macello convinsero un senatore ad acquistarlo e portarlo a San Romedio. I frati in nome di San Romedio permisero la costruzione di una gabbia all'ombra del grosso noce dove Charlie (questo era il suo nome) passo il resto della sua vita fino al gennaio 1966. Il secondo orso, sempre chiamato Charlie in memoria di un ciclista francese, può godere di più spazio, in quanto l'Ente del Parco Adamello Brenta nel 1990 decide di togliere la gabbia a favore di un più ampio recinto. Nel 1991 arrivano anche Chico e Chica: proprio Chica sarà il motivo della morte del secondo Charlie, a causa delle ferite riportate per essersi avvicinato troppo a Chica! Tutto sommato la coppia di orsi sembra trovarsi a suo agio all'interno del recinto, dando alla luce due piccoli, Cleo e Cora, trasferiti poi nel Parco di Spormaggiore
|